In volo sul Garda: ecco com’è andata

Gli uccelli, cantava Franco Battiato, cambiano le prospettive al mondo.

È proprio così: l’ho potuto constatare personalmente con il mio volo in parapendio sul lago di Garda.

Benché io sia una persona intraprendente e anche un po’ temeraria (da ragazza correvo come pilota di rally), l’esperienza del volo sul lago non l’avevo ancora mai fatta. Li vedevo volteggiare sopra di me e stavo lì a guardarli a bocca aperta, pensando: che meraviglia che dev’essere; vorrei tanto vedere il lago dall’alto.

Sai com’è: gli impegni quotidiani fanno scorrere i giorni che nemmeno te ne accorgi e non era mai il momento adatto.

Poi finalmente si è presentata l’occasione: mi sono fatta questo regalo per il mio compleanno e per la festa della mamma. Che dire? Semplicemente magnifico. E davvero vedi le cose da una prospettiva completamente diversa.

In parapendio sul Garda

Non serve una preparazione atletica particolare: il parapendio è davvero adatto a grandi e piccoli, giovani e anziani. Non serve nemmeno un abbigliamento specifico: scarpe da ginnastica o da trekking, pantaloni lunghi o corti a seconda della stagione; un maglione (e giacca a vento se fa freddo). L’attrezzatura tecnica consiste in casco e imbracatura che avvolge tutto il busto e alla quale è attaccato il paracadute.

A me è toccata una giornata a dir poco perfetta: limpida e con una leggera brezza (anche se lassù sembrava ci fosse un gran vento…). A meno di non essere molto esperti, è meglio evitare le giornate con forte vento (oltre naturalmente, alla pioggia e alla nebbia: non ti godresti il panorama).

Sono partita da Lido degli Ulivi a Toscolano Maderno, da dove in jeep, con un’altra aspirante volatrice e i rispettivi istruttori, ci siamo arrampicati fin sul Monte Pizzocolo: una salita ripida che mette a dura prova l’abilità del guidatore ma che già offre begli scorci naturali.

Lì giunti, su un pianoro molto scosceso, mi hanno fatto indossare casco e imbracatura e hanno steso il paracadute. Quando le corde erano bene tese l’istruttore ha dato il via: mi sono messa a correre e mi sembrava di non muovere un passo perché il paracadute si gonfia subito e tende a frenarti. Quando si è aperto completamente ero già in volo senza che nemmeno me ne accorgessi: vieni come risucchiato. Insomma, non ti devi buttare nel vuoto da un dirupo, se è questo che temi…

Il volo, poi, si fa in coppia: tu e l’istruttore che ti dice cosa fare, come e quando. E questo mi ha fatto subito sentire tranquillissima. Al momento di staccarmi da terra ero in piedi ma subito dopo l’istruttore mi fatto sedere (io davanti, lui dietro) spiegandomi come fare la manovra. E allora sono iniziati 15-20 minuti di magia pura.

Come avere le ali

In effetti è come avere le ali: voli. A 40 km orari. L’unico suono che sentivo era il fischio del vento nelle orecchie. Davanti e sotto di me il lago in tutta la sua bellezza. Mi sono divertita a riconoscere i luoghi, le singole case, i palazzi. Vedevo tutti i particolari fino alla sponda opposta del Garda. Sirmione, Bardolino, ce li avevo tutti lì ai miei piedi!

Ho chiesto io di fare un volo tranquillo, per potermi godere il panorama, ma l'istruttore è in grado di proporre un volo più adrenalinico, prendendo correnti veloci, facendo avvitamenti o altre manovre. A te la scelta.

Finché arriva il momento di atterrare. Un bravo istruttore riesce a sfruttare tutte le correnti e a far durare il volo il più possibile, ma prima o poi il paracadute inizia a perdere quota e bisogna prepararsi all’atterraggio.

L’istruttore inizia le sue manovre e tu puoi scegliere se atterrare seduto o in piedi con una leggera corsetta: io ho scelto la seconda. L’atterraggio è stato morbido e tranquillo (anche se, te lo devo dire, l’altro giorno un istruttore è finito in acqua ma per fortuna era solo…). Ho toccato terra lì da dove ero partita con la jeep: il Lido degli Ulivi.

L’ultima operazione, una volta tolti casco e imbracatura, è consistita nella consegna delle foto e dei video del mio volo girati dall’istruttore con la GoPro: in pochi attimi avevo tutto sul mio cellulare, per rivivere le emozioni della giornata.

In tutto non ci vuole più di un paio d’ore, ma quello che porti a casa è un’esperienza indimenticabile. Da lassù è tutta un’altra cosa: è uno spettacolo impagabile. Vedi le cose da un punto di vista insolito; da una prospettiva inusuale, appunto. Mi sono veramente sentita un gabbiano.

Naturalmente, se vorrai provare anche tu l'ebbrezza di un volo sul lago di Garda, durante il tuo soggiorno, qui al Garda Holiday Homes, non hai che da chiederlo e io organizzerò tutto per te.

Ti aspetto.

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